Azienda Etica

In accordo con la nostra filosofia riteniamo che l’azienda etica sia l’unico attore in grado di realizzare progetti umanitari e di cooperazione internazionale, perché motivato da un genuino senso di solidarietà che nasce dalla gioia del donare e non dall’utile del commerciare. Non sono frasi fatte ed artefatte, ma un modo di lavorare e di reinterpretare le dinamiche del commercio globale. Tutte le aziende a noi collegate condividono questa filosofia e lavorano al progetto Bits of Future: Food for all.
La nostra attenzione in una logica di globalizzazione economica, è rivolta alle parti deboli del sistema, nel tentativo di trovare un equilibrio diverso dei mercati, al cui centro poniamo gli esseri.
L’innovazione che la nostra tecnologia porta nel mondo, intende creare nuovi valori universali, a partire dalle basi, costituite da un accesso sicuro e sufficiente alle risorse alimentari. Il nostro slogan è “green and gold for all“, “verde per tutti” e “oro per tutti”, un mondo in cui la “green economy” porti ricchezza reale e non virtuale.

Il nuovo concetto di Azienda Etica che si intende praticare è fondato su un diverso modo di concepire il mercato, i suoi operatori e l’intero sistema produttivo con le sue regole.

L’azienda etica sostituisce il principio della massimizzazione del profitto con quello di una redistribuzione equa delle risorse per alimentare il processo di crescita degli individui, della società e per estensione delle comunità.
In un’ottica globale, le forze in gioco non si combattono, ma si misurano e gareggiano per sviluppare il prodotto migliore o più utile per il bene di tutti. Viene così riscoperta l’opportunità della competizione come elemento fondamentale per la crescita dei concorrenti in un processo di continua ricerca e ottimizzazione dei risultati. Questa stessa struttura si replica anche nell’organizzazione del mercato.

Normalmente ogni azienda cerca di arrivare alla leadership del proprio settore senza necessariamente tendere a produrre beni e servizi migliori. Inoltre gli utili non vengono redistribuiti in modo da garantire un livello congruo di vita degli impiegati e di qualità dei prodotti che rispecchino la crescita dell’impresa. In tal modo si finisce col danneggiare non solo l’azienda ma l’intero mercato e, di conseguenza, la società nel suo complesso. Fortunatamente, un numero sempre maggiore di esperti di settore si sta rendendo conto di questa deriva.