Storia del Progetto “Bits of Future Food For All”

In data 2 marzo 2011 viene presentato per la prima volta a Roma, il progetto di cooperazione internazionale “Bits of Future: Food for All”.
Il progetto mira a combattere fame e malnutrizione, nonché a favorire lo sviluppo e migliorare le condizioni di vita, attraverso l’adeguato sfruttamento delle risorse agricole locali mediante l’utilizzo della tecnologia HYST (Hypercritical Separation Technology), concessa dall’Associazione a titolo gratuito.

Grazie a questo sistema è infatti possibile ottenere da biomasse agricole, sottoprodotti e residui delle attività agricole,prodotti destinati all’alimentazione umana e animale, all’industria chimica e materiali per la produzione di energie rinnovabili, in particolare biogas, senza alcun impatto ambientale.

Nel luglio del 2015 il costante impegno dell’Associazione ha portato alla firma di un memorandum di intesa con la Commissione Economia Rurale e Agricoltura dell’Unione Africana (DREA), nell’ambito del quale le parti si impegnavano reciprocamente a collaborare per la realizzazione di Bits of Future nell’ambito delle iniziative prioritarie della Commissione, prima tra tutte Great Green Wall for the Sahara and Sahel Initiative.

Attuazione del Progetto in Africa

Il 16 ottobre 2016, la Commisione ha invitato ufficialmente i 54 paesi membri, ad avviare collaborazioni con l’Associazione Scienza per Amore per l’implementazione di Bits of Future: Food for All, nel quadro del Memorandum d’Intesa sottoscritto l’anno precedente.
Questa decisione dell’Unione Africana è stata la naturale conclusione delle numerose adesioni già ricevute da numerosi paesi africani.

Nell’aprile 2017 il primo impianto HYST del programma Bits of Future ha raggiunto il suolo africano. Tale impianto è stato infatti donato alle popolazioni del Senegal nell’ambito di un intervento concertato, sotto la supervisione della DREA, con l’Istituto Senegalese per le Ricerche nell’Agricoltura (ISRA) e la comunità rurale di M’bodienne, Dipartimento di Bambey.
L’area è stata scelta in quanto è tra le poche zone del Senegal riconosciute dal Governo a rischio fame e denutrizione.
Scienza per Amore e l’ISRA studieranno insieme le migliori e più opportune applicazioni della tecnologia HYST allo scopo di migliorare le condizioni di vita nella zona.